mercoledì 18 giugno 2008

Marsupilami

Ecco il blog di Sam: marsupilami-academy .

Che dire di Lui: una bellisima persona, un vero Amico.

lunedì 16 giugno 2008

Cincia bigia alpestre




A volte, camminando nel bosco,
si ricevono regali non comuni.


Cincia bigia alpestre (Parus montanus)

Svizzera - maggio 2008

mercoledì 9 aprile 2008

Lessinia Extreme

Sto iniziando a preparare tutto il materiale per il Lessinia Extreme 2008.

Nei prossimi giorni commenterò ed inserirò foto delle mie scelte.

mercoledì 2 aprile 2008

Wild Extreme North

In molti dicono che le nuove tecnologie isolino le persone... che ormai si passa più tempo soli che in compagnia.

Beh... mi viene da sorridere pensando alle compagnie che spesso siamo costretti a frequentare... a lavoro, all'università, per strada, al supermercato... siamo circondati da persone, quello sì..... ma niente di più che circondati!

Nell'enorme frastuono del vivere contemporaneo, noi internauti cerchiamo quella libertà e quel silenzio che non possiamo trovare altrove, ancorati come siamo al conformismo e alle faccende quotidiane.

E allora navighiamo ed esploriamo questo mondo virtuale alla ricerca di ciò che ci fa sognare, di ciò che ci emoziona, di ciò che "vorremmo fare da grandi". Accarezziamo, nei pochi attimi di silenzio che ci sono concessi, i nostri Sogni più grandi, la nostra voglia di Libertà, la bellezza della Natura che è la fuori - tanto vicina quanto irraggiungibile.

Alla fine il web diventa il rifugio dei Sognatori, di chi ancora Pensa e si Emoziona, di chi non vuole cedere al mondo fittizio e fasullo che ci circonda.
Succede, allora, che persone lontane si conoscano, condividano pensieri ed opinioni, dialoghino, decidano di incontrarsi per vivere assieme qualche frammento di Sogno.

Questo è Avventurosamente.

E questo è il link di Kj - Una di Noi:

- wildxtremenorth.blogspot.com/

martedì 25 marzo 2008

Nuovo link.

Ho aggiunto questo nuovo link.

C'entra relativamente poco col blog.

Ma può aiutare gli appassionati di outdoor a fare scelte più consapevoli.

www.nonlosapevo.com

venerdì 21 marzo 2008

Inno alla Vita

Mi piace correre quando piove.

Quando il tempo volge al brutto vado a correre su una bellissima collina i cui pendii si tuffano prepotentemente in mare.

Da qui, quando c'è burrasca, si ha la visione unica ed inebriante del mare in tempesta - la visione del gabbiano che urla al vento, delle onde spumeggianti che bramano la terra, della pioggia che fitta si avvicina.

In queste giornate uniche ed impagabili l'allenamento si svolge su un piccolo sentiero di crinale, un lungo sali e scendi che termina la sua corsa nel vuoto di un'alta scogliera.

Ma oggi è stato diverso - è stato un vero e proprio Inno alla Vita.

Il tutto mi ha sorpreso a metà tracciato mentre ero intento ad ammirare il mare laggiù, 300 metri sotto di me; ad un tratto è cessato improvvisamente il cinguettio degli uccelli sul versante a mare.
Lo so cosa significa questo - si sta alzando il vento e loro, prima che si scateni la buriana, cercano rifugio sul crinale a monte al sicuro dal vento salmastro.

Si fa buio, il vento aumenta e iniziano a cascare le prime gocce.
Do un'occhiata al mare: ha un aspetto terrificante ma affascinante.

Decido di tornare indietro - mi ci vogliono una trentina di minuti al piccolo trotto per tornare alla macchina.

La pioggia aumenta - il vento è molto forte e freddo. Sento lo schianto di alcuni rami di pino in lontananza.

Aumento l'andatura - sono bagnato e infreddolito; le mascelle fanno male dal freddo.

Inizio a cercare un pò di riparo sotto al crinale... lì il vento arriva meno forte... ma il sentiero non è ben segnato.

Cascano sfrigolanti e poco lontano alcune saette - i tuoni mi rimbombano dentro.

Adesso corro di brutto; il cardiofrequenzimentro inizia a squittire - ho superato la soglia... sono sopra i 160 battiti al minuto... qualche metro, riguardo il cardio...174 battiti... ora c'è salita, sono 200 metri, li conosco bene, sono l'ultimo strappo prima di una lunga cavalcata in discesa...

...inizio a sentire il cuore martellarmi nel petto, nella gola e sulle tempie... sono 192 battiti al minuto... pochi metri e riguardo... ancora 192 battiti...è il mio limite... di più non può pompare... ma lui è granitico... non molla... sa che deve portarmi a casa... i polmoni sono gelati... respiro a bocca spalancata... so che non dovrei ma il cuore chiede ossigeno... lo brama... lo anela...

...provo a fare un calcolo mentale per vedere se sono lucido... 192 battiti al minuto sono un pò più di tre ogni secondo... Ok, per ora ci sono ancora... sono ancora in me... intanto i polpacci bruciano più ossigeno di quello che gli arriva... sono infiammati... alzo i piedi con i nervi, con la forza di volontà... pochi centimetri, quel che serve a fare strusciare la suola su radici e sassi...

...finalmente svalico... ora mi rimane un mezzo chilometro in discesa...

...per me è sempre la parte più brutta perchè arrivo affaticato e devo stare molto attento a dove metto i piedi... il ginocchio destro, a cui manca il legamento crociato anteriore, vacilla ad ogni avvallamento, su ogni radice... sono i muscoli della gamba che ora lo sorreggono... è dura... ci vuole attenzione... non mi devo distrarre; finalmente il cardio finisce di squittire... 160 battiti... finalmente adesso l'ossigeno arriva in abbondanza anche alla testa... tutto inizia a farsi più facile... metto a fuoco gli ostacoli e con lucidità riesco ad evitarli...

...ecco l'ultima curva... la passo e vedo la macchina... sono arrivato... animale braccato che torna alla tana, al rifugio...

Apro la portiera, mi siedo e reclino il sedile.

Sono fradicio ed ansimante... guardo fuori dal vetro... le chiome dei pini che flettono, il mare in burrasca ed i gabbiani che, ancora più arrabbiati, gridano al vento.

INNO ALLA VITA!!!

giovedì 20 marzo 2008

Assenza prolungata.

E' tanto che non scrivo sul blog.

Lavoro, lavoro e lavoro - oggigiorno è questa la parola d'ordine!

Ma ormai la Natura si sta risvegliando... ed io seguirò il suo esempio dopo il lungo letargo invernale!

martedì 26 febbraio 2008

Il 14 marzo tutti al Pigelleto!


Finalmente si stanno chiudendo le iscrizioni per il PRIMO CORSO PER PRIVATI di Formazione Avventura.

Dal 14 al 16 saremo tutti, istruttori e discenti, al Pigelleto per una full immersion di tre giorni nella Natura, impegnati nelle varie attività addestrative e deliziati dall'inimitabile cucina di Renatone!

Summum gaudium!

lunedì 25 febbraio 2008

Gulasch - Lidl


Sabato pomeriggio ho comprato alla Lidl 3 scatolette di Gulasch già pronto ed oggi ho avuto modo di provarlo.

Può essere scaldato sia a bagnomaria a barattolo chiuso (20 minuti) sia versando il contenuto del barattolo in una pentola. Ho preferito quest'ultima soluzione per risparmiare sia acqua sia combustibile.
Nel pentolino della Mini Trangia ho impiegato circa 5 minuti per scaldare il tutto, consumando circa 15cl di alcool (temperatura esterna 8° C).

Il gusto non è male ma più che un Gulasch sembra un tranquillissimo spezzatino per niente piccante. Buono il sughetto che accompagna la carne.

Prezzo : 2,69 euro
Peso : 500g
Valore energetico : 122,8 Kcal x 100g
Proteine : 13,4g x 100g
Carboidrati : 2,9g x 100g
Grassi : 6,4g x 100g

Verdetto: nonostante il peso di più di 500g è sicuramente un alimento da prendere in considerazione per un'escursione - non abbisogna di acqua supplementare per la preparazione, è veloce da preparare, richiede poco combustile ed è abbastanza energetico.
Se si ha l'accortezza di portare via anche un panino o un pò di focaccia il tutto diventa un buon pasto completo abbastanza bilanciato...... ma soprattutto caldo!

giovedì 14 febbraio 2008

Lampade a petrolio.


Devo ammettere che sono sempre stato affascinato dalle lampade a petrolio.

Vivere l'ingresso in una caverna, in un cunicolo minerario o semplicemente stare in giardino al chiarore generato dalla viva fiamma di queste lampade, ha per me un forte impatto emotivo.

Le mie preferite sono ovviamente le hurricane lanterns (Sturmlanternen in tedesco) ossia la massima evoluzione delle lanterne tradizionali non a pressione. Questo tipo di lampada fu inventato e perfezionato al fine di garantire l'illuminazione anche in situazioni di pioggia e vento estreme.

Il loro funzionamento è molto semplice: una volta riempito per 2/3 il serbatoio si alza tramite un'apposita leva il globo di vetro in modo da poter accedere allo stoppino, si da fuoco allo stesso, si abbassa il globo e, dopo qualche secondo, si aggiusta l'intensità della fiamma regolando l'altezza dello stoppino rispetto alle pareti del bruciatore.

I gas prodotti dalla combustione vengono espulsi attraverso il cappello superiore (che quindi diventa molto caldo - attenzione a non toccarlo!) mentre, per la depressione che si crea all'interno del globo, aria fresca entra continuamente da alcuni fori presenti nel piatto porta globo e dai due tubolari laterali che convogliano aria direttamente nel serbatoio (è per questa caratteristica che queste lampade sono anche chiamate "lampade a tubolare a flusso freddo" - in inglese "cold blast tubular lanterns"). Sfruttando questo principio le Sturmlanternen sono in grado di bruciare in maniera molto luminosa, per molte ore ed in maniera estremamente pulita.



Le mie due lampade sono:

- una cinesina che scimmiotta la Feuerhand Nr.75 Atom;

- una Feuerhand Nr. 276.



La rossa cinesina è alta 18cm (28cm con il manico alzato), pesa a vuoto due etti scarsi e, a serbatoio pieno, è in grado di erogare luce per 10-12 ore se tenuta a fiamma bassa. La luminosità è molto buona e permette di rischiarare una stanza senza problemi - è assimilabile, più o meno, ad una lampadina ad incandescenza da 20W. L'ho comprata per 3 euro in un grande magazzino di hobbystica.
L'unico inconveniente che ha è la vernice - è molto tenace ma, una volta che la lampada è a regime, puzza terribilmente tanto da sconsigliarne l'uso in ambienti chiusi.


La Feurhand Nr.276 è invece una lampada teutonica in tutto e per tutto. Made in Germany al 100%, è cromata (quindi a prova di intemperie e puzza), ha globo in vetro Schott Suprax, movimenti "meccanici" sempre perfetti e puliti, lamiera di qualità a prova d'urto.
E' alta 27cm (39cm con il manico alzato), pesa poco più di 500gr ed è in grado di bruciare per 20-22 ore con una luminosità paragonabile a quella di una lampadina ad incandescenza da 30-40W.
Per me non ha un ben che minimo difetto - e' semplicemente perfetta!
globettrotter.de la vende a 11,95 euro ed ha anche gli stoppini di ricambio.

Altre informazioni sono reperibili:
- Feuerhand
- Lanternnet.com

Si possono acquistare da:
- globetrotter.de
- pelam.de

lunedì 4 febbraio 2008

Strike Force, Survival Inc.





L'acciarino Strike Force è fantastico!

Chiuso si presenta come un astuccio nero di 13cm di lunghezza.
Una volta aperto presenta il flint su un semiguscio e lo striker sull'altro; nel semiguscio del flint è anche presente un alloggiamento dove mettere il WetFire, un'esca molto particolare in grado di bruciare anche se bagnata.

Non posto impressioni sulla fiammata per non rovinarvi la sorpresa qualora decideste di acquistarlo...

A proposito: io l'ho trovato da PxPrato a 15euro.




Prova di accensione di un foglio di carta

domenica 27 gennaio 2008

Amaca Virginia Outdoor (3)



Ieri sono riuscito a fare un salto alla Decathlon di Bologna dove ho trovato un bel cordino verde e oro della Millet - 6 metri di cordino da 5mm con carico di rottura di 500 daN (500 Kg peso) a 4,50€.

Una volta tornato a casa ho subito sostituito i cordini originali dell'amaca Virginia con due spezzoni da 3 metri ciascuno ricavati dalla matassina Millet.

Ora si inizia a ragionare!

Ho legato i nuovi cordini agli anelli dell'amaca tramite due nodi di ancorotto, nodo molto semplice da realizzare ma estremamente tenace se trazionato.

Il peso finale dell'amaca con i nuovi cordini è di 340 grammi.

lunedì 21 gennaio 2008

RADIO ETON FR250


La statunitense Eton da anni collabora con la Grundig per la progettazione e produzione di radio di elevata qualità ed utilizzabili in caso di emergenza.

Scelta anche dalla Red Cross Americana la Eton FR250 è una piccola radio a manovella ( 168 x 155 x 64 mm per 539 g di peso) pluri-alimentabile ed in grado di ricevere sette bande SW (onde corte) più le normali bande AM ed FM.

L'alimentazione può essere fornita tramite un trasformatore esterno (non incluso nella confezione), tramite 3 batterie stilo AA oppure tramite il pacco batterie Ni-MH interno; quest'ultimo può essere ricaricato sia con il trasformatore esterno sia con la dinamo a manovella interna (90 secondi di azionamento della dinamo sono in grado di garantire un'ora di ascolto a volume basso); nel caso poi che tutti i sistemi di alimentazione siano inutilizzabili, la radio può anche funzionare facendo ruotare di continuo la manovella della dinamo.

Le sette bande SW permettono di ascoltare innumerevoli emittenti nazionali estere e sono così partizionate:
SW1 - 5.90 6.35 MHz
SW2 - 7.00 7.45 MHz
SW3 - 9.50 9.95 MHz
SW4 - 11.65 12.05 MHz
SW5 - 13.50 13.95 MHz
SW6 - 15.10 15.60 MHz
SW7 - 17.60 18.10 MHz

Nella radio sono anche incorporati due led a luce bianca, un led intermittente a luce rossa ed una sirena di emergenza; inoltre nella confezione è presente un kit di jack per la ricarica di gran parte dei cellulari (sfruttando l’energia prodotta dalla dinamo), una custodia a tracolla e le istruzioni molto dettagliate in italiano.

La ricezione è veramente ottima anche in ambienti difficili e nonostante la piccola antenna telescopica (quest’ultima necessaria per le bande SW ed FM – mentre per la banda AM è presente un’antenna interna in ferrite) – sicuramente aiuta molto in questo senso la presenza di una manopola per la sintonizzazione fine della frequenza.
Infine, degno di nota, è anche il suono che la piccola Eton restituisce.

In definitiva una signora radiolina; sul mercato si trovano apparati sicuramente più completi e performanti (soprattutto in grado di ricevere sull'intera gamma SW), ma la FR250 ha l'indubbio vantaggio di poter essere utilizzata in contesti veramente difficili.

In Italia si può trovare da www.etonradio.it/ per 58 euro più 11 di s.s.

giovedì 17 gennaio 2008

Amaca Virginia Outdoor (2)



Finalmente l'ho provata.

Le impressioni sono abbastanza negative: la qualità generale dell'amaca è piuttosto bassa.

I cordini sono risultati veramente pessimi: tendono a sfilacciarsi molto facilmente, sono corti, molto elastici e malamente annodati agli anelli dell'amaca - basta una semplice trazione con le mani per sciogliere il nodo che li "fissa".

Quindi urge la loro sostituzione con i cordini da alpinismo che avevo già preventivato di dover comprare.

L'amaca è molto piccola in larghezza ma, tutto sommato, abbastanza comoda - il problema maggiore è riuscire a sistemarsi con i piedi perchè vanno tenuti molto vicini per riuscire a farli stare entrambi sull'amaca.

La trama in rete non è eccessivamente fastidiosa ed anzi, per quel poco che mi sono accroccolato sull'amaca, non mi ha dato assolutamente fastidio - però bisogna considerare che ero vestito in maniera abbastanza pesante.

In conclusione: amaca dal prezzo e dal peso veramente ridotti - comoda per brevi periodi, abbisogna comunque di piccole modifiche vista la qualità non eccelsa di alcuni particolari; insomma, un'amaca da emergenza e per brevi riposini "post-rancio".

lunedì 14 gennaio 2008

Amaca Virginia Outdoor

Sabato sono andato in cerca di un'amaca estremamente leggera da tenere sempre nello zaino.


Ho trovato, a 12 euro, la MINI-HAMMOCK della VIRGINIA Outdoor.


L'amaca è contenuta in un sacchetto impermeabile color verde militare; quando il tutto è ben compresso le dimensioni risultanti sono di 14 x 7 cm. per un peso di 320 g (contro i 250 g dichiarati).

La Mini-Hammock è un'amaca a rete in cordino di nylon - quindi non dovrebbe essere proprio comoda..... conto invece che sia ben arieggiata e quindi godibile nelle calde nottate estive.

Una volta aperta presenta dimensioni appena accettabili: ha una lunghezza di 220 cm ed una larghezza di 100 cm nel punto più largo.

Alle estremità sono presenti due anelli ai quali sono legati i cordini per appenderla: questi ultimi sono, a mio avviso, un pò troppo corti (140 cm) e di qualità non proprio eccelsa nel senso che appaiono molto sensibili allo sfilacciamento (specie se utilizzati su tronchi con corteccia ruvida). Provvederò quindi a sostituirli quanto prima con due bei cordini da alpinismo da un paio di metri ciascuno (diametro 5 mm).

Non vedo l'ora di provarla e postare le prime impressioni...

mercoledì 9 gennaio 2008

E per le emergenze superiori alle 72 ore?

La comunità internazionale considera le 72 ore post-catastrofe come quelle necessarie a mobilitare le forze di soccorso, inviarle sui luoghi colpiti e renderle operative sul teatro.

Ha senso quindi predisporre kit alimentari superiori alle 72 ore?

Teoricamente no, e ciò per due buoni motivi:
- inizierebbero a diventare problematici lo stoccaggio degli alimenti, la conservazione e la gestione dell'inventario;
- per non perdere tutto nel caso ci sia bisogno di abbandonare celermente l'abitazione in seguito ad un evento estremamente catastrofico come un attacco o un attentato NBC.

Da un punto di vista pratico però un ottimo compromesso è quello di predisporre un kit base da 72 ore ed, eventualmente, espanderlo fino a raggiungere un'autonomia massima di una decina di giornate.

Oltre tale limite inizierebbero a presentarsi molti problemi, non solo relativi allo stoccaggio, alla conservazione e alla gestione delle derrate (come già accennato), ma anche al rifornimento di quelle materie prime necessarie alla preparazione dei pasti come acqua, gas e legna da ardere.


Quindi, ricapitolando:

- prepariamo un kit da 72 ore;

- se abbiamo spazio implementiamolo fino ad avere una dispensa sufficiente a garantire acqua (2 litri) e cibo (2500 Kcal) pro-capite per una decina di giornate;


- completiamo il kit con l'acquisto di integratori vitaminici e di fibre;

- organizziamo al meglio la nostra dispensa e cerchiamo di renderla facilmente trasportabile con l'automezzo di famiglia;

- alleghiamo la tabella che troviamo a questo link
- in caso di necessità sfrutteremo a pieno i viveri nelle prime 72 ore e, dal quarto giorno, provvederemo a razionare le scorte rimanenti sulla base dello schema proposto.

domenica 6 gennaio 2008

Emergenze 72 ore

Uno degli aspetti più interessanti del recente sciopero degli autotrasportatori è stato quello di rendere manifesta la nostra supermercato-dipendenza.

Perchè non crearsi allora un kit di sopravvivenza casalingo in grado di assisterci almeno nelle prime 72 ore di emergenza?

Intanto: quali fattori vanno considerati nella scelta delle varie componenti del kit?

Beh, consideriamo innanzitutto i nostri bisogni relativi a:
  1. ACQUA (almeno 1 - 2 litri al giorno pro-capite)
  2. CIBO (almeno 2000 - 2500 kcal al giorno pro-capite)
  3. MEDICINALI
  4. LUCE E CALORE
  5. INFORMAZIONI

e cerchiamo di sviluppare un kit modulabile utilizzabile sia tal quale tra le pareti domestiche sia scomponibile e quindi facilmente trasportabile in auto o a piedi in caso di abbandono coatto della propria abitazione.

KIT DOMESTICO (72 ore)

Acqua

6 bottiglie da 1,5 litri + 6 bottiglie da 0,5 litri per persona - sembra una quantirà eccessiva ma dobbiamo considerare anche l'eventualità di dover cucinare con tale acqua; le bottigliette saranno invece molto comode in caso di abbandono dell'abitazione.

Pastiglie potabilizzanti.

Le bottiglie d'acqua riportano una data di scadenza: ciò ci permetterà di utilizzarle e rimpiazzarle mano a mano che si avvicina tale data.

Cibo

Ovviamente andranno preferiti cibi a lunga (e facile) conservazione ma che siano in grado di garantire pasti vari, appetibili e sostanziosi. Inoltre non dovranno necessitare di prolungati e sofisticati metodi di preparazione e ciò per non andare ad incidere sulle scorte di acqua e sul consumo di combustibili.

Consideriamo quindi zuppe di legumi in barattolo (con acqua di cottura già presente) e qualche busta di zuppa liofilizzata, tonno, sardine, carne in scatola, crackers, biscotti, latte condensato, frutta secca e barattoli di frutta sciroppata, cioccolata e, perchè no, qualche sacchetto di caramelle (preferibili le mou).

Nel mio kit ho anche inserito 6 razioni di viveri di emergenza dell'esercito - sono pacchi di cibo da 2,200 kg ciascuno, sigillati e facilmente trasportabili, in grado di sostentare una persona per 24h - vedremo in seguito la loro composizione.

E' obbligatorio creare una lista di alimenti ordinata per scadenza in maniera da consumare e sostituire gli alimenti che mano a mano si avvicinano al deperimento.

Medicinali

Del kit medico ne parleremo più diffusamente in altre occasioni; è però importante sottolineare il fatto che chi soffre di malattie croniche dovrebbe sempre avere una scorta di medicinali atti alla cura delle stesse.

Comunque un kit generico dovrà ovviamente contenere disinfettanti, cerotti, bendaggi, guanti in lattice, tutto il necessario per suturare una ferita, pomate antinfiammatorie e cortisoniche, siringhe, soluzioni fisiologiche, analgesici, antinfiammatori, antipiretici, antistaminici - il consiglio è di fare una capatina dal medico di famiglia e chiedere a lui una bella "lista della spesa" da fare in farmacia.

Anche qui, mi raccomando, facciamo un elenco ordinato per scadenza.

Luce e calore

Un paio di torce a LED di ultima generazione che garantiscono ottima luminosità con consumi relativamente modesti, una decina di pile di ricambio per tali torce (tenute in contenitore ben sigillato), un paio di torce a dinamo (si trovano dai cinesi a 5 euro) e una vecchia lampada a petrolio con almeno un paio di litri di carburante, una decina di candele di cera.

Un fornellino a gas con un 4 o 5 bombolette usa e getta, almeno un paio di fornellini di emergenza (ad alcool o a meta). Coperte ed alcuni vestiti invernali a portata di mano anche d'estate.

Informazioni

Una radio alimentata a pile o dinamo tipo Lextronix FR-200.

KIT TRASPORTABILE IN AUTO

Se riuscissimo a stivare in maniera ordinata tutto quello elencato sopra (magari in due casse di plastica) e a preparare uno zaino con alcuni indumenti di ricambio ecco che il kit domestico potrebbe essere anche trasportabile con l'auto.

In questo caso dovremmo solo aggiungere una quantità di carburante sufficiente per raggiungere una zona considerata sicura - il carburante andrà stoccato in taniche di metallo e lontano da fonti di calore.

KIT TRASPORTABILE A PIEDI

In questo caso non è possibile dare indicazioni generali se non si conosce per quanto tempo si dovrà camminare; ad ogni modo sarà bene preparare uno zaino con cibo e acqua sufficiente per almeno un paio di giornate, un piccolo kit medico, indumenti di ricambio per il freddo, alcuni attrezzi necessari per costruire un rifugio, accendere un fuoco e iniziare a procacciarsi il cibo e l'acqua.

George Washington Sears ("Nessmuk")




Non solo oggi è una giornata fredda e uggiosa, ma mi sono buscato anche una brutta influenza.


Allora, dopo un bel brodino caldo, mi sono ficcato sotto le coperte e ho iniziato a sfogliare uno dei miei libri di avventura preferiti, ossia "Woodcraft and Camping" di George Washington Sears.


Il libro è consultabile in formato .pdf sul sito outdoors-magazine.com ma, visto il prezzo ridicolo, consiglio vivamente di acquistarlo su Amazon e commuoversi di fronte alla grafica della copertina.


Vissuto nell'800, G.W. Sears fu uno scrittore-avventuriero che deliziò i suoi contemporanei con bellissimi scritti riguardanti la vita trapper sulle Adirondack Mountains.

Essendo di fisico esile, Sears prestò sempre particolare attenzione alla scelta e alla costruzione dei materiali; in particolare vanno menzionati la sua proverbiale capacità di costruire canoe ultraleggere ed il movimento di appassionati che, ancora oggi, si cimentano in questa arte ( http://www.nessmuking.com/ ).


Comprendendo l'importanza degli attrezzi da taglio nella vita outdoor, Sears sviluppò anche una particolare filosofia legata all'utilizzo delle lame; maggiori dettagli sono rintacciabili qui e qua.



Ah, una piccola curiosità: nei suoi scritti Sears si firmava "Nessmuk" in onore del giovane indiano Narragansett che gli insegnò a cacciare, a pescare e a fare il campo.